Sabato 20 maggio, alle ore 17.00, sarà inaugurata la mostra personale di Cristina Iotti “IERATICA”, a cura di Gaia Bertani e Nicla Ferrari.
Le opere che Cristina Iotti presenta in questa mostra, tutte realizzate a matita e matite colorate su carta, attraversano circa un decennio temporale del suo percorso artistico – dal 2011 al 2020 – e sono state selezionate pensando al luogo in cui sarebbero state esposte.
“Ieratico”, dal greco “hierós”, significa significa “sacerdotale”, “sacro”, “solenne”. Ieratico è un termine riferito anche a gesti e portamenti che hanno una gravità, una solennità consona al sacro.
Le 6 opere scelte, appartenenti a tre fasi del suo percorso artistico, rappresentano anche tre fasi diverse della vita, come a creare una sorta di percorso esistenziale.
Le 6 opere scelte, appartenenti a tre fasi del suo percorso artistico, rappresentano anche tre fasi diverse della vita, come a creare una sorta di percorso esistenziale.
Le prime due opere rappresentano l’adolescenza, come crisalidi che ancora devono aprirsi al mondo.
La seconda “tappa” rappresenta l’età adulta, in cui siamo proiettati verso l’esterno, la fase della consapevolezza e della realizzazione di sé.
La terza “tappa” è quella della vecchiaia e della morte. Le due opere fanno parte della serie più recente “L’ombra del corpo”.
Come scrive Anita Peterle:
«… Con sensibilità e maestria ha saputo immortalare, attraverso chiaroscuri eseguiti con pazienza e devozione, queste ombre sudate e tormentate dei suoi genitori.
Le lenzuola come sudari, prendono la forma di ogni movimento sofferto, quando alzarsi è tortura dopo una notte passata tra i dolori delle membra, senza più futuro.
Oggi ci avvolgono tutte queste nicchie appese come icone di un percorso, di un diario, in cui speranza e vissuto riempiono lo scrigno della nostra memoria…»
«… Con sensibilità e maestria ha saputo immortalare, attraverso chiaroscuri eseguiti con pazienza e devozione, queste ombre sudate e tormentate dei suoi genitori.
Le lenzuola come sudari, prendono la forma di ogni movimento sofferto, quando alzarsi è tortura dopo una notte passata tra i dolori delle membra, senza più futuro.
Oggi ci avvolgono tutte queste nicchie appese come icone di un percorso, di un diario, in cui speranza e vissuto riempiono lo scrigno della nostra memoria…»
Via Marconi, Quattro Castella (RE)
La mostra sarà visitabile fine al 25 Giugno 2023, negli orari di apertura della chiesa.
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L’esposizione è promossa da Gommapane Lab
Con il patrocinio di:
Comune di Quattro Castella
Comitato Matildico
Gens Matildica
Comune di Quattro Castella
Comitato Matildico
Gens Matildica
